Parla dei 4 anni trascorsi a Roma,del Derby del 3 a 2, della coppa Italia con grande emozione,e nega di aver ricevuto proposte dalla sponda giallorossa,avrebbe accettato sicuramente a fronte di un progetto serio,lo conosciamo tutti e' un professionista prima di tutto.
Attualmente disoccupato di lusso,una delle tante "vittime" del presidente Zamparini non ha alcuna intenzione di allenare tanto per farlo,e non esclude un trasferimento all' estero,per il momento pero' si gode la famiglia in santa pace.
L' INTERVISTA:
Cosa pensa della Lazio che sta nascendo? Si può considerare come la più forte degli ultimi anni? “La Lazio di adesso è molto più completa in confronto agli altri anni. Prima il presidente comprava i giocatori gli ultimi giorni di mercato, ora sta operando in anticipo. Ha comprato due attaccanti centrali, ha Zàrate, ha giocatori esperti, forti e soprattutto ha una spina dorsale importante, è cambiato il portiere e ha acquistato anche giocatori di contorno importanti”.
Sappiamo che Edy Reja ha chiesto a lei un consiglio su come lavorare sul talento di Mauro Zàrate. “Ho parlato con Reja al telefono e mi ha chiesto alcune cose sulla Lazio e poi, quando ci siamo incontrati a Coverciano, mi ha chiesto di Zàrate”.
Qual è il vero problema di Zàrate, cosa gli è successo in questi ultimi tempi? “Il suo problema è, secondo me, il suo entourage. Il ragazzo è eccezionale, si allena anche al di fuori degli orari, in campo poi va lasciato con le briglie sciolte, non gli puoi chiedere certe cose, è una sua debolezza ma è anche la sua forza. Con me poi è riuscito anche a lavorare molto senza palla”.
E’ possbile che l’atteggiamento dell’argentino possa dare fastidio ai suoi compagni di squadra? “Tutti questi giocatori particolari, sono la croce e delizia sia della squadra che dell’allenatore ma nel momento stesso che riescono a fare la differenza anche i compagni poi lo tollerano. I problemi poi arrivano quando non riescono più a fare la differenza”.
Klose-Cissè, sembra essere questa la nuova coppia d’attacco della Lazio. Secondo lei possono giocare insieme? “Secondo me di due centravanti ne gioca solo uno, ma io non sono Reja, magari lui riuscirà a trovare una soluzione per far giocare due attaccanti puri insieme”.
E’ vero che Sabatini l’ha contattata per allenare la Roma? Avrebbe accettato? “Con Sabatini ci conosciamo da tanti anni e per quanto riguarda la Roma io posso solo dire che sono un professionista e devo visionare il progetto. E’ chiaro che il mio passato laziale è importante ma sarei un bugiardo nel dire che non accetterei un progetto tipo quello della Roma, sempre per il discorso che sono un professionista”.
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